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Kit per essere sostenibile in viaggio

Quando viaggiamo usciamo dalla nostra routine: cambiamo posti, orari, abitudini. Conosciamo persone e culture nuove. Di fatto “perdiamo” i nostri punti di riferimento, anche quelli più banali, come il supermercato o la fermata dell’autobus. Personalmente è una sensazione che amo perché mi permette di uscire anche dalla mia comfort zone, ma mi rendo conto che non sempre è facile adattarsi in fretta a nuove dinamiche. Avendo uno stile di vita il più possibile attento e consapevole, cerco sempre di essere sostenibile anche quando sono in viaggio, ma non ti nego che – soprattutto all’inizio – mi è risultato più difficile. Soprattutto se si è agli inizi, e si sta cercando di rivoluzionare la propria vita a piccoli passi, questo potrebbe sembrare un cambiamento troppo drastico e quindi più difficile da accettare.

Ecco perché ho pensato di fornirti una lista di azioni o cose che puoi fare per essere più sostenibile quando sei in viaggio.
Se non sai da dove partire ti basterà dare un’occhiata a questo “kit” per capire da dove puoi cominciare. Se invece sei già un’espert* controlla se mi sono persa qualcosa 🙂

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Gli spostamenti

Cominciamo proprio dalle basi: scegliere come spostarci. Ho scritto un articolo su come viaggiare in modo sostenibile, ma quello che devi sapere per il tuo kit di viaggio è che tanti modi di spostarsi: non ci dobbiamo però interrogare solo sul primo mezzo che prendiamo per raggiungere la nostra meta. So che questo può essere un tasto dolente: tant* amano viaggiare e a causa del lavoro hanno poco tempo a disposizione, motivo per cui sono costrett* a scendere a compromessi sulla scelta del mezzo. Se rientri in questa categoria sappi che ti capisco molto bene. Ma c’è una buona notizia: puoi essere sostenibile anche una volta che hai raggiunto la tua meta. Scegliendo di muoverti a piedi, con i mezzi pubblici o in bici anziché prendere una macchina o un taxi. Se opti per spostamenti in macchina, puoi vedere se riesci a condividerli.

La valigia

Se vorresti avere una valigia leggera ma non sai bene come fare, ti suggerisco di leggere questo articolo. Sto ancora imparando come viaggiare davvero leggera, per me è una bella sfida, ma ci sto mettendo tutto l’impegno possibile. Un aspetto importante che prima sottovalutavo al momento della preparazione dei bagagli è la lista delle cose da portare con me. Sembrerà una cosa banale, invece avere ben chiaro cosa mi serve mi aiuta a ridurre i miei acquisti una volta che sono in viaggio.

Tra le cose che mi dimentico più facilmente ci sono il carica batterie e il cappello – essenziale per me. Ecco perché preferisco prendermi del tempo per fare una bella lista, così non dovrò comprare l’ennesimo carica batterie di cui potevo fare assolutamente a meno.

Il beauty

Cominciamo con una confessione: c’è stato un periodo durante i miei primi viaggi con le amiche in cui – per risparmiare spazio in valigia – non portavo con me shampoo, bagnoschiuma, creme… ogni volta li compravamo in vacanza e puntualmente lasciavamo là quello che avanzava. Uno spreco insomma! Adesso ho imparato ad avere il mio beauty sostenibile anche in vacanza.

Cosa contiene?

  • Shampoo e bagnoschiuma solidi – quelli che uso già solitamente
  • Creme solari il più possibile rispettose dell’ambiente – sempre, che io vada al mare, in montagna o in città
  • Rasoio in acciaio – quello che uso solitamente, con una lametta in più per sicurezza
  • Cotton fioc riutilizzabile – quello che uso solitamente
  • Flaconi riempiti con eventuali creme: ho preso dei flaconi tempo fa e li riempio all’occorrenza con vari prodotti
  • Pad – non li uso per struccarmi, perché non mi trucco, ma tornano utili per stendere alcuni prodotti in fase di detersione
  • Mutande lavabili – in caso di ciclo sono essenziali e riesco a gestirmi anche in vacanza
  • Spazzolino in bambù – solitamente uso quello elettrico, ma in vacanza mi è comodo portarmi via quello (che utilizzo in tutte le vacanze finché le setole non si usurano)
  • Qualche gioiello
  • Qualche medicina – senza esagerare, ma almeno in caso di necessità non dovrò comprarle. Mi è capitato in passato di aver fatto scadere inutilmente dei medicinali
  • Elastici – essenziali. Puntualmente li compravo in vacanza perché mi scordavo e finivo con averne centinaia (non scherzo).

I vestiti

Regola base in viaggio: RIADATTARE. Esempio molto pratico: quant* di voi comprano una borsa DA MARE, ovvero che viene usata solo ed esclusivamente per andare in spiaggia, una o due settimane all’anno e poi se ne scordano completamente? Magari qualcun* di voi la perde anche per casa durante l’anno e l’estate successiva deve ricomprarla.

Ecco, queste sono le cose che inizio a non capire (sì, prima ero così anch’io). Personalmente uso uno zaino che durante l’anno uso per lavoro: il tessuto si presta benissimo, è spazioso, comodo.

Oppure i costumi: sappiamo bene che non serve comprare ogni anno un costume nuovo – evitiamo acquisti inutili. Se siamo costrett* a comprare un costume nuovo anche se l’abbiamo usato pochissimo vuol dire che c’è un problema di fondo, magari il tessuto con cui è stato realizzato. Vale quindi la pena investire anche in questo caso in prodotti pensati per durare.

Ci dimentichiamo il pigiama? Chiediamoci se è davvero necessario ricomprarlo o se possiamo arrangiarci con i capi che abbiamo già.

Acquistare meno e meglio è una regola da ricordare sempre, anche in viaggio.

Il cibo

Quando dobbiamo comprare del cibo, cerchiamo sempre di favorire prodotti e produttori locali, piuttosto che le GDO. Potrebbero essere più difficili da individuare: basta chiedere. Prestiamo attenzione al packaging, alla provenienza, al costo. Se invece vogliamo uscire a cena, optiamo per ristoranti locali piuttosto che grandi catene – magari di fast food. Se vogliamo prendere un cocktail, chiediamo di servircelo senza cannuccia. Evitiamo consumazioni “da passeggio”: se invece siamo dei fan, portiamoci la nostra tazza.

I rifiuti

Cerchiamo di avere sempre cura del mondo come la abbiamo di casa nostra. Lasciamo tutto pulito. E se troviamo intorno a noi rifiuti altrui, armiamoci di pazienza (e guanti) e raccogliamoli. Se ci limitiamo a dire “non è mio”, non andremo da nessuna parte. Le peggiori cose personalmente le trovo in spiaggia: non dico di passare le vostre intere giornate a fare clean up, ma magari 15-30 minuti al giorno, mentre passeggiate, potete avere con voi un sacchetto e dei guanti e togliere da terra i rifiuti, anche se non sono vostri.

Parliamone

Se sei ancora indecis* sulla meta delle tue vacanze estive, ti lascio un suggerimento qui. È un paese vicino all’Italia in cui sono stata di recente e mi sono innamorata. Ma non solo, è uno dei più attenti alla sostenibilità 😉

E tu? Riesci a essere sostenibile anche in viaggio? Se non riesci ancora, quali sono le più grandi difficoltà per te?

Ti aspetto su: marta@gentilmenta.com

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