Come allungare la vita ai nostri capi
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Parola d’ordine: decluttering

Cos’è il decluttering

Letteralmente decluttering significa “fare spazio”, “eliminare ciò che è di ingombro”. Da non confondere con “riordinare”, che significa tenere tutto mettendolo semplicemente in ordine.

decluttering_fare spazio

Sono anni che lo sento nominare, soprattutto nel campo della moda, e da un paio d’anni sto iniziando a metterlo in pratica. Non è stato facile all’inizio, soprattutto perché facevo fatica a trovare un metodo che andasse bene per me.

Per me fare decluttering significa fare una pulizia profonda – in primis di ciò che ho nell’armadio. Ma possiamo applicarlo anche ad altri ambiti della nostra casa o vita.

Siamo pien* di oggetti di ogni tipo, il più delle volte acquistati d’impulso, magari a un prezzo bassissimo: spesso e volentieri dimentichiamo di averli. Non so te, ma io mi sono sentita spesso “sopraffatta” dagli oggetti.

Puntualmente finivo per cadere in due schemi:

  1. Comprare qualcosa che rappresentasse la novità, anche se non mi serviva
  2. Appena riuscivo a liberarmi di un oggetto, compravo subito un suo sostituto

E così negli anni ho accumulato tantissimi oggetti, e vestiti: mio papà lo sa bene visto che mi ha sempre aiutata nei vari traslochi e si è sempre meravigliato della quantità di cose (inutili) che ero riuscita a far stare in 28 metri quadrati (la mia prima casa).

Fare decluttering però non significa solo liberarsi di oggetti che materialmente non ci servono più: significa anche liberarsi del peso “mentale” che questi hanno per noi. 

Nel caso dei vestiti, pur avendo sempre comprato tantissimi abiti grazie al prezzo irrisorio della fast fashion, pensavo sempre di non aver nulla da mettere. Ogni occasione era buona per comprare qualcosa di nuovo e dimenticarmi di ciò che già avevo nel mio armadio.

Il risultato? Al primo decluttering consapevole che ho fatto – due anni fa – ho regalato abiti mai indossati, qualcuno addirittura aveva ancora il cartellino.

Tutte le volte che compriamo un prodotto dovremmo porci diverse domande: ad esempio, nel caso dei vestiti, dovremmo chiederci che materiali sono stati usati nella produzione (ti suggerisco una bellissima diretta in merito, tra Gloria di Filotimo e Cinzia di Maeko tessuti), quanto sono stati pagati i lavoratori, ma anche come verrà smaltito quel capo alla fine del suo utilizzo.

I benefici

Fare spazio nel nostro armadio ha numerosi benefici:

  • ci permette di tenere solo quello che ci piace davvero, che ci fa stare bene, che ci valorizza, che ci da gioia (come direbbe Marie Kondo);
  • ci costringe a fare ordine: meno cose abbiamo, meno tempo impiegheremo per riordinarle. Ero solita avere pile immense di vestiti sulla sedia, sul pavimento, sul letto: mia mamma se lo ricorderà bene; 
  • libera la nostra mente. All’inizio può sembrare strano vedere “pochi capi” nel nostro armadio, in realtà piano piano impareremo a dare il giusto peso alle cose. A volte si pensa che se non mostriamo qualcosa di nuovo siamo in difetto, ma avere meno vestiti ci permette di perdere meno tempo per pensare a cosa mettere e concentrarci su altro.

Da dove cominciare?

Ora ti racconto la mia esperienza, fatta come sempre di tentativi, ma ti invito a provare diverse alternative per capire cosa fa davvero al caso tuo. Io ero solita comprare tanti vestiti, per la maggior parte della fast fashion: la prima reazione istintiva è stata quella di voler buttare tutto. In realtà, mi sono accorta che tanti capi – per fortuna – mi piacevano molto ed erano in buono stato: buttarli sarebbe stato uno spreco. In più, non potevo permettermi un guardaroba nuovo e sostenibile da zero. 

Ecco quindi i miei suggerimenti pratici se anche tu non sai da dove cominciare a fare decluttering:

  • inizia a fare decluttering con il cambio armadio. Non so te, ma io sono solita fare due cambi armadio, uno in primavera e uno in autunno. Prima, quando avevo una montagna di vestiti, ne facevo uno per stagione;
  • comincia eliminando dal tuo armadio quello che non ti fa stare bene, come ad esempio un pantalone troppo stretto;
  • se butti un capo (meglio regalarlo o venderlo), non sostituirlo comprando qualcosa di nuovo; 
  • se ci sono capi che non metti da un po’, chiediti il perché e se hai intenzione di indossarli a breve (sii onesta con te stess*);
  • in caso di forti dubbi su un abito, tienilo, ma datti un tempo: se entro un mese non l’hai indossato nemmeno una volta, forse è il caso di darlo via. C’è chi per non scordarsi, mette il capo sulla gruccia al contrario: così sarà facile capire se è stato usato o no;
  • se pensi di metterci molto, e di avere poco tempo, organizzati: una sera fai spazio tra gli accessori, una sera tra le scarpe, una sera tra i pantaloni e così via;
  • crea 4 scatole: una con le cosa da tenere, una per quelle da buttare, una per quelle da archiviare (i classici “non si sa mai”, mi raccomando, pochi ma buoni) e una con quelle da regalare.

Direi che per chi deve cominciare sono fin troppe informazioni 🙂

Personalmente, come molto spesso mi è successo quando voglio cambiare abitudini e iniziare ad essere più sostenibile, mi è servito molto andare per gradi. Fare le cose una alla volta, senza voler strafare.

Anche con il decluttering è stato lo stesso: mi chiedevo se volessi davvero quel vestito, se avesse un valore per me. Altrimenti, con la giusta consapevolezza, lo “lasciavo andare”. Ho ancora tanti vestiti, e mi sono pentita in diverse occasioni di aver dato via qualcosa: ma la verità è che l’80% degli abiti che non ho più, li ho completamente dimenticati. In più, vederli magari addosso ad alcune amiche è una soddisfazione enorme 🙂

Parliamone

E tu? Conoscevi già il decluttering? L’hai mai messo in pratica per il tuo armadio o per la tua casa? Se hai voglia di parlarmene, ti aspetto su marta@gentilmenta.com

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