Il bello di mangiare locale
Dal produttore al consumatore
La sostenibilità passa anche dal cibo, soprattutto se si tratta di mangiare locale. Avere uno stile di vita green non è sempre semplice, ma con piccoli gesti quotidiani possiamo fare la differenza.
I prodotti a km zero
I cibi a chilometro zero, o KM 0, o a filiera corta, o più semplicemente locali, sono quelli che vengono venduti nelle vicinanze del luogo di produzione. Sono prodotti per cui si riduce notevolmente la filiera produttiva, non serve infatti un intermediario tra il consumatore e il produttore perché l’acquisto è diretto.
L’impatto ambientale
Riducendo la filiera produttiva si riduce anche l’impatto ambientale, non solo per il trasporto, che è solo l’ultimo tassello, ma anche negli step intermedi – soprattutto se si parla di prodotti più elaborati di frutta e verdura (i cereali o i legumi, ad esempio). Il più delle volte poi, non ci sono gli inutili packaging in plastica.
I prodotti a km 0 sono stagionali, del territorio: questo significa anche riscoprire delle chicche, come ad esempio il Broccoletto di Custoza per me, prodotto unicamente della zona di Custoza. Lo conosci?
Tra i loro vantaggi poi, c’è quello di avere un gusto pieno, intenso, che io definisco “vero”, ben diverso da quello dei prodotti che compriamo al supermercato.
La mia esperienza
Spesso per la fretta – soprattutto a pranzo – mi ritrovo a mangiare talmente velocemente che potrei non sapere cosa sto mandando giù. Di sicuro non mi soffermo mai come vorrei a sentire il gusto di quello che sto mangiando. Questo perché la mia pausa pranzo dura un’ora e in quell’ora vorrei fare mille cose per me.
In realtà però, stiamo già facendo qualcosa per noi mentre mangiamo – qualcosa di importante. Non solo perché mangiare è un bisogno primario ma perché quello – come ogni pasto – è un momento in cui ci fermiamo e stacchiamo da tutto (lavoro, telefono, social…) per concentrarci solo su di noi.
Quando riesco a mangiare come dico io mi sento in pace con me stessa.
Mi capita spesso di pranzare al volo, 15 minuti massimo, per avere poi il tempo di fare una passeggiata all’aria aperta: un po’ di sole, quattro passi, la natura. Eppure quei 15 minuti cerco sempre di prendermeli come voglio io: seduta, tavola apparecchiata, un bicchiere d’acqua davanti, cibo che sia il più possibile locale e stagionale.
Ma soprattutto, staccando da tutto quello che era successo fino a quel momento, concentrandomi solo ed esclusivamente sul qui e ora di quel momento. Questo, per quanto possa sembrare una cosa di poco conto, a me da una carica pazzesca.
Poi ovviamente ci sono giornate in cui a malapena riesco a mangiare, quindi figuriamoci il resto ma – finché non è all’ordine del giorno ma è una cosa saltuaria – va bene, accetto e vado avanti 🙂
Come arrivare direttamente ai produttori?
C’è poi un aspetto “pratico” del mangiare locale che spesso può mettere un po’ in difficoltà. Dove lo trovo un contadino o un allevatore vicino a me?
Partiamo dal presupposto che ormai esiste internet, e si può trovare davvero tutto: io ho avuto la fortuna di aver conosciuto i produttori da cui sono solita fare la spesa da quando sono qui a Verona grazie al passaparola. Eh sì, esiste ancora il passaparola, soprattutto quando si tratta di attività agricole, ancora molto poco social.
Quindi, primo step : chiedi ad amici, parenti, colleghi… potresti rimanere sorpresə 😉
Se non conosci nessuno, puoi e devi affidarti a internet. Non tutti avranno un sito o una pagina social ma quasi tutti avranno una geolocalizzazione su Google: basterà chiamare o andare direttamente per vedere cosa possono offrirti.
Ci sono un sacco di contadini che aprono le porte delle loro attività, in settimana e nel week end. Tanti invece si ritrovano al mercato. Nel mio caso, Coldiretti mi è stata molto utile. Sono sempre segnalati i mercati comunali, giorni, orari e posti in cui trovare i contadini per fare spesa.
Io ad esempio adesso vado direttamente al campo del contadino e trovo tutto quello che mi serve: frutta, verdura ma anche le uova.
La spesa dei contadini direttamente a casa!
Nel caso in cui non ti fosse comodo andare dal contadino o al mercato, ci sono diversi servizi che ti permettono di fare la spesa da numerosi produttori del territorio e poi te la consegnano direttamente a casa (a volte puoi anche andarla a ritirare in un punto vicino).
Personalmente ho provato l’Alveare che dice sì, mai sentito? Ti permette di fare l’ordine l’online, scegliendo tra diverse tipologie di prodotti – non solo frutta e verdura – pagare, e poi andarlo solo a ritirare. Devo dire che in diverse occasioni è stata la mia salvezza.
Di recente poi, a Verona, è arrivato anche Cortilia, un altro portale dove puoi fare spesa direttamente dai produttori. Insomma, le alternative per avere uno stile di vita più sostenibile non mancano, basta sperimentare.
Parliamone
E tu? Qual è la tua esperienza con i prodotti e i produttori locali? Conosci già qualcuno?
Se hai voglia di confrontarti sull’argomento o chiedermi info, mi trovi qui: marta@gentilmenta.com