Cucinare zero waste

Cucinare zero waste

Le basi

Quante volte hai sentito parlare di ZERO WASTE (= zero sprechi)? 

Ormai – per fortuna – è una filosofia di vita sempre più diffusa e si adatta benissimo a diversi ambiti della nostra vita: uno di questi è il cibo.

Nel 2019 sono stati sprecati oltre 930 milioni di tonnellate di cibo in tutto il mondo: in media si stima che, ormai da molti anni, 1/3 del cibo sulla terra viene sprecato. Cosa c’entra questo con l’ambiente? Lo spreco di cibo impatta non solo sull’economia, ma anche sull’ambiente: l’8 -10% delle emissioni globali di gas serra è associato al cibo che non viene consumato.  

Cosa possiamo fare noi in concreto? Prestare attenzione alle piccole cose e ridurre il più possibile gli sprechi. Se non sai da dove cominciare, sei nel posto giusto. Ecco qualche suggerimento che a me è tornato molto utile per ridurre il più possibile gli sprechi alimentari.

Frutta

  • quando è possibile mangio sempre la buccia (mele e pere)
  • le bucce che non mangio cerco di riutilizzarle: quelle dei limoni sono ottime in lavastoviglie, quelle dei mandarini e delle arance per fare delle tisane
  • tutte altre: finiscono nel compost (tra poco vediamo cos’è)

Verdure

  • dove possibile, mangiamo anche foglie e gambi (cavolfiore, broccolo, carote…) 
  • togliamo solo le foglie e i pezzi più esterni (porri)
  • bucce e scarti di verdura sono ottimi per fare un buon brodo vegetale
  • tutto quello che non mangiamo, usiamolo per il compost

Se vuoi iniziare a mangiare più vegetale ma non sai da dove cominciare, ti suggerisco questo articolo.

Altre cose da non buttare:

  • acqua di cottura dei ceci (acqua faba) > buonissima per dolci o per una maionese
  • fondi di caffè > ottimi per scrub corpo o addirittura per fare le tagliatelle 
  • il pane raffermo > tritalo e otterrai un ottimo pan grattato

Quando cerchiamo di essere sostenibili in cucina, non ci riferiamo solo al momento in cui dobbiamo cucinare, ma anche ad altri semplici gesti che possiamo iniziare ad adottare fin da subito per essere più sostenibili.

Buone abitudini green in cucina:

  1. Riduciamo la plastica usa e getta sulla tavola: preferiamo bottiglie di vetro e stoviglie riutilizzabili
  2. Al posto delle classiche bustine di te, usiamo te sfuso e infusori (vedrete che anche il gusto è completamente diverso)
  3. Basta tovaglioli in carta, usiamo quelli in stoffa: sono più economici se pensati a lungo termine e il segreto è averne un po’ di scorta per poterli lavare all’occorrenza
  4. Dove e quando ci è possibile, compriamo sfuso
  5. Usiamo un kit per la pulizia delle stoviglie ecosostenibile
  6. Riutilizziamo i barattoli
  7. Usiamo l’acqua di cottura per lavare le stoviglie o per bagnare le piante 
  8. Al posto della pellicola e della carta forno, scegliamo alternative più durature e non usa e getta. Conosci già il tappetino in silicone?
  9. Al posto dello scotch, usiamo mollette ed elastici
  10. Proviamo a rinunciare allo scottex usa e getta in favore di quello lavabile (una delle mie sfide del 2022)

Il compost

E per finire in bellezza, parliamo del compost: ormai sempre più persone iniziano a realizzarlo autonomamente. Si tratta di sfruttare i rifiuti organici per ottenere un fertilizzante naturale per le nostre piante. Attenzione però, biodegradabile e compostabile non sono sinonimi: ciò che è biodegradabile non è idoneo per finire nel compost. Personalmente non ho mai provato a farlo ma la trovo un’ottima soluzione per chi ha la possibilità di farlo.

Parliamone


E tu? Quanti sprechi produci in cucina? Hai altri suggerimenti? Se hai voglia di parlarne, mi trovi qui: marta@gentilmenta.com

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